domenica 1 settembre 2013

01/09/2013

spesso è difficile dire ciò che ci passa nella mente, per paura di dire qualcosa di sbagliato, di inopportuno, o di ferire la persona che si ama!
spesso si manca di empatia, non si capisce che cosa succede alla persona che si ha accanto. si crede che sia immatura, invece no, il silenzio spesso evita le sfuriate, le litigate!!!
il dormire assieme alla persona che si ama è qualcosa di meraviglioso, di unico! sentire il proprio respiro accanto a se, vederlo assopito, sfiorare la mano, trovarsi abbracciati e sentirsi sussurrare "buongiorno amore", è qualcosa di unico... ma assieme a queste magnifiche emozioni ci sono anche i brutti pensieri che ti sfiorano. vedere lui e l'altra in quel letto, sentirsi una terza incomodo come se ti stessi vedendo la scena in un angolo della camera...  vedere ciò che fanno, sentire le loro emozioni, i loro respiri che si affannano... la sua voglia di averla per sempre!
mi sento, e ciò accade spesso, che questa di qua non è la mia vita, è come se mi fossi intrufolata nella vita di qualcun altro!  come se mi fossi semplicemente sostituita!
la rabbia nel vedere i cassetti pieni del passato,il fastidio, e la sua non volontà di chiudere i ponti!
e poi sentirsi dire: ma io a te non te l'ho chiesto di fare! e avere voglia in quel momento di urlare, mandare tutto a puttane, e andare via! a volte, scappando, si fa la cosa più facile! e invece no, ti tocca restare, sopportare, ingoiare l'amaro rospo con la frase "ma io non ricordo cosa ci sta". e nuovamente volere urlare, mandare tutto a puttane e andare via! rimanere nuovamente e sentirsi inferiore a tutte, sentirsi come se fossi una di cui bisogna accontentarsi, dove la vita a 32 anni ti ha spezzato il cuore e alla prima cretina ti aggrappi, anche per paura di o lei o nulla!
sentirsi amata... è difficile! vorrei veramente che molte cose non ci fossero! ma che ci si può fare? nulla! bisogna accettare, ma per forza in silenzio? e risale la paura di parlare, di dire la cosa sbagliata, di fare la richiesta sbagliata; e spesso mi sento presa per il culo, come se la notte di natale, e quella domanda sia stata solo: " tè, accussì tazzitti che m'annuiaste!". 
crescere, quant'è difficile!!! ogni due passi avanti, mi sembra poi di essere nel gioco dell'oca, e cioè di farne 10 indietro; e si ricomincia a costruire, a lavorare! mi sento un ospite nella mia vita sentimentale!
mi sono dovuta prendere una vita non mia, una casa non mia, dei gatti non miei! e se si parla si butta tutto a puttane... e quindi shhhh silenzio... gastrite a mille, occhio chiusi, affanno e lacrime amare che ormai sono stanche pure di scendere!
speravo che tutto ciò cambiava, che mi sarei potuta sentire meglio. che in due anni e mezzo qualcosa doveva cambiare. invece no. il senso di inadeguatezza e di inferiorità ci sta tutto, così come il sentirsi un ospite.
e mi pongo una domanda:ma con tanti casini che avevo prima, ma non stavo meglio?!?!?!?

Nessun commento:

Posta un commento